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CONCERTONE
FINALE
SABATO
23
AGOSTO
MELPIGNANO
PIAZZALE
EX
CONVENTO
DEGLI
AGOSTINIANI
Mauro
Pagani
torna
per
il
secondo
anno
consecutivo
ad
orchestrare
il
concertone
finale,
proseguendo
così
il
percorso
iniziato
con
l’edizione
2007,
che
ha
posto
al
centro
del
progetto
musicale
della
grande
notte
l’incontro
fra
le
sonorità
tradizionali
salentine
e
quelle
dell’intero
Mediterraneo.
La
notte
del
23
agosto
prossimo,
nel
piazzale
dell’ex
Convento
degli
Agostiniani
a
Melpignano,
Pagani
dirigerà
quindi
L’Orchestra
La
Notte
della
Taranta
con
un
organico
che
vede
la
presenza
degli
strumenti
tradizionali
e
delle
sezioni
ritmica,
fiati,
archi
e
voci.
L’Orchestra
si
avvarrà
anche
quest’anno
della
presenza
di
musicisti
quali
Arnaldo
Vacca
alle
percussioni
e
Mario
Arcari,
assistente
musicale
del
maestro
concertatore,
ai
fiati.
Tra
gli
ospiti
di
questa
edizione
i
più
importanti
nomi
della
musica
pugliese
affermati
sul
panorama
nazionale:
Caparezza,
rapper
che
affronta
con
ironia,
sarcasmo
e un
piglio
surreale
i
più
disparati
temi
sociali
e
che
sul
palco
della
Notte
–
assieme
agli
Après
la
Classe
per
un
brano
-
metterà
in
campo
tutta
la
sua
energia
in
un
incontro
quanto
mai
indovinato
con
le
nuove
sonorità
della
musica
di
tradizione
salentina;
i
Sud
Sound
System,
icona
salentina
e
gruppo
di
punta
della
scena
Reggae
italiana,
già
ospiti
nell’edizione
2005
del
concertone,
portatori
di
un
innovativo
linguaggio
musicale
capace
di
fondersi
perfettamente
con
i
ritmi
della
pizzica;
e i
Radiodervish,
tra
i
più
affermati
gruppi
della
scena
world
italiana,
da
sempre
portavoce
dell’incontro
fra
oriente
e
occidente,
recentemente
autori
di
un
brano
in
lingua
grica,
Yara,
secondo
singolo
dell’ultimo
disco
L’immagine
di
te,
cantato
insieme
alla
voce
rivelazione
della
Notte
della
Taranta
Alessia
Tondoo.
In
continuità
con
l’apertura
alle
musiche
del
mondo
e
del
Mediterraneo,
area
culturale
in
cui
il
festival
si
inserisce
ormai
a
pieno
titolo,
parteciperanno
al
concertone
due
grandi
artisti
della
musica
internazionale:
Richard
Galliano,
straordinario
e
versatile
musicista
francese
ai
vertici
della
scena
jazz
mondiale,
capace
di
esplorare
tutti
i
campi
della
musica
e di
piegare
lo
strumento
della
fisarmonica
a
sonorità
che
vanno
da
quelle
più
virtuose
del
jazz
a
quelle
più
avvolgenti
della
musica
mediterranea;
Rokia
Traorè,
cantautrice
del
Mali,
stella
indiscussa
della
world
music
internazionale,
dalla
voce
inconfondibile
a
dalle
sonorità
tribali.
Rokia
incarna
la
nuova
generazione
di
artisti
africani
che,
con
grande
energia
e
capacità
comunicativa,
mantengono
consapevolmente
vive
le
proprie
radici
pur
guardando
al
futuro.
Con
le
sue
performance
energiche,
la
sua
voce
fortemente
evocativa
e le
sue
movenze
sinuose
incanterà
anche
il
pubblico
della
Notte
della
Taranta.
ORCHESTRA
"LA
NOTTE
DELLA
TARANTA
2008
"
diretta
dal
maestro
concertatore
MAURO
PAGANI
CON
Caparezza,
Après
la
Classe,
Sud
Sound
System,
Radiodervish,
Richard
Galliano
e
Rokia
Traorè
OSPITI
DELL’ORCHESTRA
Mimmo
Epifani
-
mandola
Mario
Arcari
-
strumentista
Arnaldo
Vacca
-
percussioni.
il
Calendario
2008
[notti
della
taranta]
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Martedì, 19 AGOSTO 2008
Cutrofiano
Piazza Municipio - A partire dalle ore 21.30
ARTISTI PRESENTI:
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gli
Eventi
2008
8/23
Agosto
-
Galatina
-
Museo
Civico
Cavoti
I
LUOGHI
NEI
CANTI
DELLA
TARANTA
Museo
Civico
“Pietro
Cavoti”
Palazzo
della
Cultura
ingresso
gratuito
da
Martedì
a
Venerdì
ore
09.30
-
13.00
/
15.30
-
19.00
sabato
ore
9.30
-
13.00
Martedì
19
agosto
-
ore
19.30
-
Sternatia
-
Municipio
(ex
Convento
dei
Domenicani)
LA
TARANTOLA
SPAGNOLA
Empirismo
e
tradizione
nel
XVIII
secolo
Pilar
Leon
Sanz
Besa
Editrice
Venerdì
22
Agosto
-
ore
18,00
-
Melpignano
- Ex
Convento
degli
Agostiniani
QUI,
URBANO
E
RURALE,
IL
DOPPIO
BINARIO
DELLA
MUSICA
DI
TRADIZIONE
Tavola
rotonda
internazionale
La
funzione
dei
luoghi
e la
trasformazione
delle
geografie
nella
sedimentazione
della
musica
popolare.
Sabato
23
Agosto
-
ore
18,00
-
Melpignano
-
Piazza
San
Giorgio
QUI,
SE
MAI
VERRAI.
IL
SALENTO
DEI
POETI
Recital-Concerto
con
Piero
Rapanà,
Simone
Giorgino,
Angela
De
Gaetano
e i
Suoni
di
Adria
contenuti tratti
dal sito ufficiale:
www.nottedellataranta.net
La Taranta
E’ musica di tamburello, sempre e
dovunque, nelle aie di campagna, nelle piazze, nel cieco dei vicoli,
negli stadi. La musica della taranta, che tutto incanta. Musica che
guarisce, musica che lenisce, che non risparmia, che incanta. Musica
pigra dei giorni di festa, ma d’estate, quando il caldo intontisce le
cicale, la musica è vortice, danza frenetica, gorgo che tutto
inghiotte. E si balla, e si danza, crepitando al chiaro di luna,
mentre le «zingarelle» si lasciano andare al vento, mentre la pelle
del tamburo scortica le mani.
EVENTO PARTICOLARE
NOTTE DELLA TARANTA A TORRE PADULI
14-15-16 AGOSTO
La tarantella è un'ampia e
diversificata famiglia di balli tradizionali distribuiti nelle
regioni dell'Italia meridionale (Puglia, Campania, Basilicata,
Calabria, Sicilia e Molise). Solo alcune aree però conservano
oggi una tradizione viva, assidua ed autentica del ballo: sono
infatti in corso processi di profonda trasformazione delle
forme coreiche tradizionali, sia per estinzione del bisogno di
esprimersi con un linguaggio corporeo proveniente dalle
generazioni precedenti, sia per i radicali mutamenti dei
modelli di vita nelle comunità attuali.
La maggior parte dei repertori consiste in balli di coppia
(non necessariamente uomo-donna), ma esistono forme a quattro
persone, in cerchio e processionali. Più rare sono le forme
con solamente un ballerino o una ballerina. Vi sono aree in
cui i "ballatori" (così vengono più comunemente detti nel sud)
fanno uso di castagnole (dette anche castagnette o castagnelle)
nelle mani. Vi sono sottogruppi stilistici che hanno una
propria denominazione (pizzica pizzica , ballë 'n copp'o
tammurrë, zumpareddu, pastorale, tarascone, viddhaneddha,
ballarella, zumparella, ecc.), così come vari sono i
repertori musicali (in 2/4, 6/8, 4/4, 12/8, ecc.) e gli
strumenti usati per suonarli (canto, tamburo, zampogna,
ciaramella, organetto, fisarmonica, chitarra battente,
violino, mandolino, flauto - fraulo e friscalettu
- doppio flauto, tromba degli zingari o marranzanu,
clarino,tamburo a frizione, ecc.).
«... Non v'è più alcun dubbio che il termine "tarantella" sia
il semplice diminutivo con suffisso in -ella (molto diffuso
nel sud) di "taranta", lemma che in quasi tutti i dialetti
meridionali indica la "tarantola" (lat. lycosa tarentula).
Il nome del ballo dunque conduce direttamente al rituale di
terapia coreo-musicale del tarantismo. La tarantella è sin
nell'etimo un ballo all'origine di carattere sintomatologico o
terapeutico. ed estatico. La disquisizione poi sull'origine
toponimica del nome latino tarentula dato al particolare tipo
di ragno poiché ritenuto frequente soprattutto nel territorio
apulo intorno l'importante città della Magna Grecia jonica,
Tarentum - Taranto, corrispondente oggi alla Puglia
centro-meridionale, è difficile da confermare sul piano
statistico nell'antichità, la stretta vicinanza degli etimi
fra Tarentum e tarentula sembra confermarlo. Il "tarantolismo"
o "tarantismo", come fenomeno mitico e magico-rituale di cura
o di venerazione del morso ("pizzico") di un animale, trova
forti analogie anche in altre aree del Mediterraneo.
[...]
All'occhio attento di chi si addentra nell'analisi dei
repertori dei balli tradizionali, svanisce di colpo o viene
fortemente mitigato il luogo comune per cui la danza etnica
italiana, in particolar modo quella meridionale, sia
essenzialmente una danza erotica, di corteggiamento, eseguinta
in coppia. La tarantella si porta dietro questa diffusa
remora, derivante da una interpretazione di origine turistica:
"la danza a coppie - precisa il De Simone (Canti e
tradizioni popolari in Campania, Roma, Lato Side, 1979) -
non deve assolutamente associarsi all'oleografica danza
d'amore tra un uomo e una donna. Tali danze riguardano il
folklorismo deteriore e non esprimono affatto il senso
culturale del ballo tradizionale". Ridurre la danza popolare
in coppia - forma di gran lunga più frequente in tutta Italia
- ad un mero gioco di conquista, innamoramento, litigio,
gelosia, vendetta e quant'altro della letteratura "rosa",
priva il ballo di altre dimensioni e di una complessità
semantica di cui esso vive. Ciò non toglie che l'aspetto
erotico sia una delle funzioni della danza in genere, ma va
visto in un orizzonte antropologico più vasto.
In tutte le forme in coppia della tarantella meridionale,
accanto ai temi erotici di
iniziazione-persuasione-esibizione-possessione-fertilità
(specialmente nel caso di ballo eseguinto in coppia mista)
permangono comunemente forme in cui la ritualità ieratica e
distaccata di esecuzione (si pensi alla tarantella fra due
donne), dona al ballo altri connotati simbolici, leggibili con
categorie interpretative differenti.
[...]
Le prime fonti che parlano di tarantella risalgono - secondo
le conoscenze attuali - al XVII sec. e sono fonti musicali
legate alla cura del morso della tarantola; ben più antiche
sono le trattazioni mediche sul fenomeno epidemico e
terapeurico. Ma per risalire a chiare citazioni del ballo
riconosciuto col nome di tarantella [e riconducibile a forme
simili alle attuali ] bisogna spostarsi più avanti nel XVIII
sec.
[...]
Per una serie di concause nessun'altra espressione culturale
può essere assunta quale migliore e più profondo emblema del
sud intero...».
[Tratto da Gala G. M., La tarantella dei pastori,
Firenze, Ed. Taranta, 1999].
Negli ultimi anni si assiste anche nel Sud ad una entusiastica
riscoperta del valore dei balli tradizionali, ma in assenza di
validi esperti, i processi di recupero tendono ad prendere o
la strada spettacolare del folklorismo che snatura e
decontestualizza l'evento danza, oppure quella del
folk-revival giovanile urbano, che svuota di funzioni proprie
il ballo e vi aggiunge forme e finalità nuove, più legate ai
contemporanei raduni da discoteca o ai concerti di piazza.Ecco
una bibliografia essenziale per studiare la tarantella intesa
sia come danza terapeutica che - più diffusamente - come danza
ludica, rituale e religiosa.
contenuti tratti
dal sito www.taranta.it
La Notte della taranta 2007
La Notte della Taranta, Notte della Taranta in Puglia, Notte della Taranta, Salento |