Cose insolite da fare in Salento

27 Novembre 2018 Off Di Lu
Cose insolite da fare in Salento

Tu resistere non puoi: ai tuffi dove l’acqua è più blu, alle sagre, al cibo buono, ai balli in piazza e alla smania di scoprire i volti inediti di una terra che, te lo assicuriamo, non è solo mare e sole.

Benvenuto in Salento, abbiamo tracciato per te un percorso insolito. Troverai ispirazione, determinazione, scarpe sporche di terra, fascino vintage, tracce di storia, estro creativo e un pizzico di follia. Che fai, ci segui?


LUNA E KNOS: ISPIRAZIONE = DETERMINAZIONE

Nessuna introduzione, credi che un titolo così abbia bisogno di altre parole? 
Ci sono posti dove l’ispirazione e la determinazione si equivalgono. Ecco due esempi, secondo noi.

Luna_laboratorio rurale, contrada Luna Seclì
Si tratta di una struttura abbandonata, di proprietà della Chiesa, presa in gestione e rimessa a nuovo da un gruppo di volontari. Ha intorno 2 ettari di terra, una connotazione agreste e un’anima sociale: è Luna laboratorio rurale. Dal recupero di vecchie colture, come lo zafferano e la canapa, alle cene ispirate al social eating e organizzate in piena campagna; dalle raccolte comunitarie di canapa all’alba, al cinemino nella zona giardino attrezzata di baretto, al recupero di antiche feste pagane, come quella del solstizio d’estate, legata alla vicina chiesetta rurale.
 Tieni d’occhio la pagina Facebook @lunarurale, è partecipando alle loro iniziative che scoprirai il perché della potenza della determinazione, oltre l’ispirazione. 
Ah, sei pronto a sporcarti le scarpe di terra?
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Manifatture Knos 
Riappropriarsi degli spazi, dare nuovo senso e riaccendere il cuore delle periferie, troppo spesso messe da parte e dimenticate. Questa un po’ la linea delle Manifatture Knos che nascono o, meglio, rinascono dai “resti” di una vecchia scuola professionale denominata CNOS (Centro Nazionale Opere Salesiane). Cade la C e subentra il K, un segno distintivo che sottintende formazione e ricerca.
In questo grande spazio si avvicendano mercatini contadini, performance teatrali, feste di contaminazione come quella del Vesak (una delle feste religiose più importanti nel calendario buddista), laboratori di teatro danza, corsi di sartoria. 
Visita il loro sito, nella sezione “Cosa succede alle Knos” e scegli quando andare. Troverai tanta ispirazione e capirai quanta determinazione serve per gestire uno spazio così macro.
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MONTERUGA: VINTAGE, FASCINO, ABBANDONO

Oltre alla consueta retorica – Salento, posto bellissimo e certamente autentico – c’è un aspetto (il meno blasonato) che potrebbe destare un po’ di malinconia ma che, in realtà, è un volto importante del Salento.

“Vintage, fascino e abbandono” tre parole chiave e un posto simbolo, ne scegliamo uno per tutti: Monteruga, un villaggio sorto in epoca fascista nelle campagne tra San Pancrazio, Salice e Veglie e abbandonato dalla metà degli anni ‘80.
La chiesa, la scuola, la piazza centrale, le abitazioni, riconoscerai gli spazi principali di questo piccolo borgo, solo un elemento ti risulterà estraneo: il vuoto. Visitare Monteruga potrebbe destare un senso di malinconia ma la sua storia è molto affascinante.
Ti abbiamo convinto, vuoi andarci lo stesso? Su questa pagina Facebook troverai qualche scatto esemplificativo. Ora imposta la direzione e vai! Ti raccomandiamo solo un po’ d’attenzione: l’accesso non è aperto a tutti, per cui se sei temerario sfiderai il cartello “divieto d’accesso”, noi lo abbiamo fatto. Google maps

VINCENT CITY: ESTRO E FOLLIA

Vincent Maria Brunetti ha eretto un eremo a Guagnano, è una casa- museo piuttosto stravagante. Abbiamo deciso di rimanere sul vago per lasciarti il gusto della scoperta, ti diciamo solo che vi troverai: statue di santi e leoni, un’ampia galleria di opere tutte firmate “Vincent Brunetti”, perfomance estemporanee che Vincent concede spessissimo ai suoi visitatori, ossia dipingere a ritmo di musica dance.

Ecco la strada per Vincent City Google maps

Il giro inedito è solo per i nostri amici di Coste del Sud.it.