Cene per le feste di Natale e cenoni di Capodanno nel Salento 2019

16 Novembre 2018 Off Di Lu
Cene per le feste di Natale e cenoni di Capodanno nel Salento 2019

Natale, Capodanno, periodo dell’anno in cui si fanno bilanci e in c’è una tendenza verso due fazioni: c’è chi li ama, adorando il clima festoso, le luci, gli addobbi e chi, al contrario, si schiera sul fronte opposto, dichiarando di detestarlo o di immalinconirsi. Qualsiasi sia la vostra posizione le festività natalizie restano un dato di fatto da cui non si sfugge e, a meno che non abbiate in programma viaggi lontani dai vostri paesi e dai parenti, a nulla valgono le lamentele.
In Salento, come in tutto il sud, Natale e Capodanno significano tradizioni, amore per riti e abitudini che neanche il tempo riesce a stemperare, andando a rimpolpare il già nutrito bagaglio folkloristico che questa terra porta con sé.



Gira in rete, da qualche settimana, una vignetta di “Tuttodialetto” che recita: “Ma voi festeggiate il 24 sera o il 25? Risposta: “Noi ci sediamo in tavola il 24 e ci alziamo alla befana!”.
Ecco, dunque, servita in modo ironico e sintetico una descrizione esaustiva delle festività a sud.
Senza paura di cadere nei clichè e semplicemente attenendoci alle nostre esperienze dirette, vi raccontiamo come si svolgono in generale i cenoni in Salento e quale sia il nostro modo di far festa durante il periodo natalizio.

pucce salentine

PARENTI
Tanti, tantissimi, sono ovunque. Nonni in primis, se si ha la fortuna di averli, sono impegnati in prima linea nel richiamare il nipotame sparso per l’Italia e intento a studiare, con tanto di minacce in caso di forfait ai cospicui pranzi e cene. Le feste natalizie sono l’occasione per rivedere personaggi della famiglia che compaiono in rarissime occasioni e, come spesso accade, per raccontare che “no, non mi sono ancora fidanzata/o…no, non ci penso ancora ad avere bambini…no, non ho ancora un contratto fisso ma mi sto applicando…”.

AMORE
L’amore passa da qui: passa dalle mani sapienti di mamme, nonne e zie che si dedicano alla preparazione dei tradizionali purciaddhuzzi (dolci tipici salentini, piccoli e fritti, in genere serviti con una colata di miele aromatizzato, scorzette di limone o arancia, cannella, pinoli…), che friggono montagne di pittule (palline di pasta di pane fritte) e le servono bollenti in tavola, che rimestano sughi in padelle grandi, preparano litri di brodo di carne. L’amore passa dai momenti di condivisione, in cui la cucina diventa un nuovo modo di ritrovarsi, coinvolgendo anche i più piccoli nella preparazione delle pietanze che andranno a imbandire le tavole dei cenoni.

pittule salentine

AMICIZIA
Le festività sono anche quel momento in cui si rispolverano i vecchi giochi da tavolo, tombolate in cui i più moderni hanno le cartelle con le finestrelle segnanumero, mentre i più ricorrono ai sempre utili fagioli per coprire ambi, terni, quaterne e cinquine, sino alla agognata tombola. Ma non possiamo dimenticare di menzionare anche tutti coloro che si cimentano con sessioni – che possono durare anche nottate intere!- di Mercante in fiera. PS Funghi e carote, il lattante, in genere tendono a non vincere nulla, evitatele come la peste! (ndr). Scherzi a parte, le serate scorrono così tra risate e compagnia e il post cena vede sfoderare un assortimento di frutta secca da far invidia ai rivenditori della domenica, ma anche mandarini, arance, dolcetti fatti in casa, senza dimenticare l’immancabile pandoro per i piccoli e panettoni con uva passa e canditi per i grandi. Riuscite a pregustare e immaginare che aria di festa, dunque, aleggia nelle varie case in questa parte di sud?

CENONI
Il cenone è il clou delle festività. La notte di San Silvestro è una delle giornate più sentite, dopo il Natale ovviamente, con un gran via vai, acquisti dell’ultimo minuto, imbellettamenti e vestiti nuovi di zecca. Non sia mai che i più scaramantici scordino di indossare qualcosa di rosso! Le famiglie più organizzate addirittura ordinano per tempo le pietanze che verranno servite in tavola, evitando la fatica alle mamme, nonne e zie generalmente coinvolte nella preparazione della cena. La mezzanotte è il momento in cui ci si abbraccia, si brinda, ci si stringe forte, ci si dice grazie di esserci, senza che siano necessarie molte parole. C’è anche chi si commuove, magari pensando a chi non c’è più o a chi non è riuscito ad esserci come avrebbe voluto.

cene feste natalizie e cenoni capodanno 2019