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Valle D'Aosta

Veduta della plaine, la piana di Aosta
Fonte foto: Wikipedia [Di Tinelot Wittermans, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1312]

La Valle d'Aosta è una regione italiana a statuto speciale. Può essere classificata come la regione più piccola e la meno popolosa d'Italia (126 687 abitanti). Sono piuttosto evidenti gli influssi della lingua francese, infatti la regione è membro dell'Associazione internazionale delle regioni francofone (AIRF).

Geografia e confini

La Valle d'Aosta si trova in mezzo alle Alpi ed è circondata dai quattro massicci montuosi più alti d'Italia, i suoi confini sono così definiti: la Svizzera a nord, la Francia a ovest, il Piemonte a sud e a est. Oltre ad essere montuosa, il territorio valdostano conta la presenza di numerosi fiumi e laghi: la Dora Baltea, importante affluente del fiume Po, che attraversa la regione e segna la valle principale; la Dora di Valgrisenche e il Lys che segnano le valli secondarie. Tra i laghi naturali compaiono: il Lago Verney a La Thuile, il Les Laures inferiore (Lac des Laures inférieur) a Brissogne e il Gran Lago (Grand Lac) di Champdepraz. Di grande pregio per il territorio è il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che occupa la parte meridionale del territorio. Fu questo il primo parco nazionale d'Italia (1922) istituito per la salvaguardia di alcune specie di flora e fauna alpina in via d'estinzione come stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini. Un altro parco importante è quello del Mont Avic (Parc naturel du Mont-Avic), esteso tra il vallone di Champdepraz e la Valle di Champorcher.

Un po' di storia

La storia della Valle d'Aosta testimonia l'influenza francese. Ostrogoti, bizantini, longobardi e franchi fu più o meno questa la sequela di dominazioni nel tempo. Sul piano culturale e linguistico, fu importante l'influenza dei dialetti francoprovenzali come nei territori di Savoia, Delfinato e Svizzera Romanda da qui in poi la lingua francese assunse un ruolo dominante. Piccola nota storica: la Via Francigena, importante percorso di pellegrinaggio che dal nord Europa portava a Roma, fu istituita nel periodo carolingio valicando il colle Gran San Bernardo, uno dei più importanti e alti colli del territorio valdostano.

Tradizioni enogastronomiche

Una caratteristica importante del territorio è la sua affinità con le regioni transalpine limitrofe (la Savoia, l'Alta Savoia e il Vallese), questo legame ha influito anche sulla tradizione culinaria locale che è molto diversa dal resto del territorio italiano. Non solo, la cucina tipica si fonda quasi esclusivamente sui prodotti locali. Ma quali sono le caratteristiche principali della cucina valdostana? La presenza del pane di segale, legata all'assenza del frumento sul territorio locale, l'uso del burro al posto dell'olio, l'abbondanza di cereali di montagna, i prodotti caseari bovini e caprini, le carni e i derivati di bovini, suini e di camoscio. E poi, ancora la verdura (rape, porri, cipolla), le patate, le castagne, le mele e le pere.

Mocetta bovina della Valle di Lanzo
Fonte foto: Wikipedia [CC BY-SA 3.0 Di F Ceragioli - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19830079]

Dovessimo indicare un antipasto gustoso e diffuso sul territorio valdostano, non potremmo che citare la motsetta o mocetta (carne essiccata) di bovino o di camoscio. Il salume è di origine antica, rientra nel tradizionale tagliere delle Alpi Occidentali ed è riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) italiano. Viene prodotto in tutta la Valle d'Aosta e nel Piemonte settentrionale, a partire da tagli di carne magri, prevalentemente muscolo o coscia. Secondo ricetta di tradizione, la carne è insaporita con aglio, alloro, rosmarino, salvia e altre erbe di montagna, quindi salata e ricoperta del liquido proveniente dalla carne stessa. Un primo piatto regionale tipico è la favò valdostana. Si compone di ingredienti molto sostanziosi: fave, fontina, pane nero abbrustolito nel burro e salsiccia.